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Centro Democratico Umanista

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20 Novembre 2017 by Staff

Vittime della strada: Ecco le nostre proposte!

TrapaniOggi, 20 novembre

Le “vittime della strada” sono state al centro dell’incontro, promosso dall’associazione “A Misura d’Uomo” e svoltosi sabato scorso alla sala “Laurentina” di Trapani.

«Le vittime della strada – ha sottolineato il segretario Natale Salvo – rappresentano una categoria di cittadini che non vota più e che è, quindi, piuttosto lontana dalla doverosa costante attenzione della politica».

Nel corso del dibattito sono state proposte alcune soluzioni, una prima riguardante la formazione dei cittadini e una seconda, quella illustrata da Elena Galuppo di “A Misura d’Uomo” e da Massimo La Rocca, amministratore unico di ATM Trapani, riguardante la rivoluzione tecnologica. «Sulle strade della provincia di Trapani – ha ricordato La Rocca –, e in particolare su strade urbane, nel 2014 sono stati registrati 1.839 incidenti (9 mortali di cui 1 pedone); nel 2015, 1.797 incidenti (17 mortali di cui 4 pedoni); nel 2016, 1.692 sinistri (12 mortali di cui 3 pedoni)».

«La soluzione più semplice per ridurre i rischi della mobilità stradale è, ovviamente, quella di ridurre il traffico. Allargare l’attuale ZTL, ad esempio» – ha sostenuto, invece, l’avvocato Giuseppe Marascia di “A Misura d’Uomo”. Per Marascia, infatti, «il fattore errore umano non sarà mai possibile eradicare totalmente. È, infatti, oggi, la distrazione del conducente (e, in particolare, l’uso dello smartphone durante la guida), assieme al mancato rispetto delle precedenze, una delle principali cause di sinistro stradale – ha aggiunto -. Le altre sono il mancato rispetto della distanza di sicurezza fra veicoli, l’eccesso di velocità, il comportamento scorretto dei pedoni».

Dall’incontro sono pure emerse delle proposte operative e modalità per finanziare le azioni da attivare. In particolare, riguardo agli attraversamenti pedonali, La Rocca ha presentato alcuni materiali innovativi che assicurano durata e visibilità e che, da tempo, sono utilizzati nel resto del Paese e anche nella vicina Mazara del Vallo: il “bicomponente a freddo” e il “termoplastico preformato”.

Lo stesso amministratore unico si è soffermato, poi, su altre forme di attraversamento “smart” che, a salvaguardia degli attraversamenti notturni, pongono in essere particolari tipi d’illuminazione e segnaletica che preavvisano l’automobilista della presenza di un pedone in procinto d’attraversare la strada.

Salvo Monaco, dell’associazione motociclistica “Ducati Trapani Club”, anche lui intervenendo nel dibattito, ha proposto l’installazione di “guardrail salva motociclisti” sui percorsi extraurbani.

Per Natale Salvo «i Comuni dispongono di somme da destinare per la tutela della sicurezza stradale. Sono quelle incassate dalle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada. L’art. 208 di questo Codice, infatti, le impegnerebbe proprio a questa destinazione specifica».

Pubblicato su Trapani Oggi, il 20 novembre 2017

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11 Novembre 2017 by Staff

Dibattito per la “Giornata ONU delle vittime della strada”

TP24, 11 novembre
TP24, 11 novembre

Da alcuni anni, a novembre ricorre la “Giornata ONU a ricordo delle vittime della strada”. Quest’evento, a Trapani, non hai avuto alcun risalto. Eppure anche solo a livello provinciale il territorio paga alla mancata sicurezza stradale un prezzo di già circa 30 vittime l’anno.

L’associazione “A Misura d’Uomo”, quest’anno, si fa’ promotrice d’un doveroso dibattito su questo delicato tema politico. L’incontro si svolgerà venerdì 17 novembre, con inizio alle ore 17 e 30, presso la sala “Laurentina” concessa dalla Parrocchia San Lorenzo.

«Sulle strade di tutta l’Europa si combatte una guerra per la riduzione degli incidenti stradali soprattutto sul fronte delle conseguenze drammatiche che questi esitano in termini di decessi e feriti gravi», spiega Natale Salvo, segretario dell’associazione “A Misura d’Uomo” che organizza l’evento.

«I numeri sono significativi, nel solo anno 2016, – in questa vera e propria guerra – sono caduti 25.720 cittadini europei. Solo in Italia, i morti sono stati 3.283. Se il dato dei feriti, solo nel nostro Paese, ammonta a poco più di 249.000, è facile immaginare quanti milioni siano nell’ambito dei 28 Paesi dell’Unioni Europea», prosegue l’esponente di “A Misura d’Uomo”.

«Noi, con questo evento – conclude Natale Salvo -, vogliamo ricordare il tributo di vittime, anche recente, della nostra Città e della nostra Provincia, dal giovane ventinovenne Raffaele Emanuele Fontebrera al piccolo Fabio Ferretti di soli 5 anni, dal pedone travolto in via Fardella, la signora Anna Maria Di Nicola alla signora Gisella Toscano, ma poi vogliamo discutere dei motivi che hanno causato queste disgrazie e giungere a proporre campagne, azioni e strategie volte alla riduzione del numero delle vittime».

All’evento, dopo le relazioni di Natale Salvo, della dott.ssa Elena Galuppo e dell’avv. Giuseppe Marascia, tutti esponenti di “A Misura d’Uomo”, interverranno rappresentanti di tutte le forze sociali che sono interessate a contrastare il fenomeno.
Ascolteremo, quindi, i rappresentanti della SPI-CGIL ovvero di quegli anziani che rappresentano il 72% dei pedoni falciati annualmente dagli autoveicoli, dell’associazione Agorà cioè dei giovani che sono le maggiori vittime specie nei venerdì e sabato sera, dei motociclisti (il Ducati Trapani Club) e dei ciclisti (la FIAB) altre due categorie di “utenti deboli” della strada e quindi maggiormente soggetti a pesanti conseguenze in caso d’incidente, l’ing. Massimo La Rocca, amministratore dell’ATM.
Hanno assicurato la propria presenza, altresì, il sen. Antonio D’Alì, il sen. Fabrizio Bocchino, l’on. Sergio Tancredi e il dott. Pietro Savona, già candidato sindaco per Trapani.

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12 Ottobre 2017 by Staff

Trapani: chiesta adozione Carta dei Servizi idrici

Acquedotto - TVio 12 ottobre 2017
TVio, 12 ottobre 2017

«Il Comune di Trapani manca di una “Carta dei Servizi” per il proprio Servizio idrico integrato».

Si tratta di «una irregolarità che il Comune si trascina da decenni. Il vecchio, ma vigente, Regolamento comunale del 2007 non può definirsi una “Carta dei servizi” sia per le modalità di approvazione che per la carenza di contenuti».

Lo sostiene Natale Salvo, segretario di “Città a Misura d’Uomo”, in una lettera inviata al Commissario dottor Francesco Messineo nella quale ne sollecita la tempestiva adozione.

I contenuti della Carta dei Servizi sono previsti dall’Autority

Questa “Carta dei Servizi” – spiega Salvo – deve, tra l’altro prevedere «da due a sei fatturazioni annuali (a seconda dei consumi), la possibilità di rateizzare le bollette, almeno due letture annuali dei contatori. Deve prevedere ancora: standard di qualità relativi alle prestazioni erogate, le modalità per proporre reclamo e quelle di ristoro dell’utenza in caso dei frequenti disservizi».

«Città a Misura d’Uomo – dichiara il segretario –, in assenza di riscontro da parte del Commissario, segnalerà la carenza di tale documento all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico».

«L’acqua – aggiunge Salvo – non è un prodotto commerciale, bensì un patrimonio di tutta la Comunità. Come Bene Comune va gestito dai cittadini. La “Carta dei Servizi”, impone al Comune consultazioni con i cittadini nonché l’obbligo d’offrire precisi standard».

«Con l’assenza della “Carta dei Servizi” – conclude Salvo -, non solo il Comune viola una precisa norma di legge, ma ha carta bianca per qualunque disservizio: tanto non paga nessuno».

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11 Ottobre 2017 by Staff

Cold Case: Chi non vuole nessuna Circoscrizione?

Sit-In A favore Circoscrizione«I Quartieri rappresentano l’unità di partecipazione minima che consente alla Politica di essere vicina ai bisogni primari dei cittadini amministrati e di coinvolgerli nel processo conoscitivo e democratico-partecipativo. I Quartieri, quindi, sono una struttura utile per creare dei cittadini consapevoli».

Questo era il mio pensiero già il 14 giugno 2014, quando scrivevo, sul mio blog, il “post” “Trapani, i diritti negati: I Consigli di Quartiere”.

Lì spiegavo come la struttura “Quartiere” fosse «già prevista dallo Statuto Comunale di Trapani, dagli artt. 58-62, ma non è mai stata resa operativa».

Da questa considerazione iniziava, assieme ai “ragazzi” del movimento “Città a Misura d’Uomo” un impegno per attuare la “Costituzione” del nostro Comune ovvero lo Statuto.

La Circoscrizione contro la Scissione delle Frazioni Sud

L’emergere della richiesta dell’indipendenza delle Frazioni Sud del nostro capoluogo, avanzata dal Comitato “Misiliscemi”, permetteva di proporre l’attivazione dei “Consigli di Circoscrizione” come strumento di autonomia amministrativa all’interno dello stesso Ente.

Il 25 febbraio 2015 esprimevamo pubblicamente il nostro “No alla scissione delle frazioni”. L’avvocato Giuseppe Marascia argomentava: «il sacrosanto diritto all’autonomia ed alla autodeterminazione allo scopo di migliorare la cura del territorio, dell’economia, della cultura dei cittadini residenti nelle Frazioni Sud, può essere perseguito con strumenti giuridico – istituzionali diversi dal separatismo egoistico sia pur legittimo»

La soluzione al problema, era, per lui e per noi dell’associazione “A Misura d’Uomo”, «lo Strumento di Partecipazione democratica alla vita amministrativa del Comune, denominato “Consiglio di Circoscrizione”».

Ma, nonostante la nostra attività di “lobbing” sui consiglieri comunali, il 26 maggio 2015 eravamo amareggiati dal constatare e denunciare come «il Consiglio a maggioranza vota SI alla Scissione: È una ipocrisia!».

Dichiarava, in proposito il nostro attivista Giuseppe Cavarretta: «Insomma si fa ancora – da parte del Partito Democratico e del Partito Socialista che han votato per il SI alla secessione –, per l’ennesima volta, campagna elettorale nell’aula consiliare, ma questa volta si sta giocando col fuoco, perché l’esito dell’iter per la costituzione del nuovo comune non è così scontato e potrebbe avere ripercussioni assai gravi e, chiaramente, non calcolati da chi avrebbe dovuto calcolarli».

Tuttavia, Giuseppe Marascia, trovava qualcosa di positivo in quel voto: «i consiglieri comunali La Pica, Guaiana, Lamia, Bianco, Passalacqua, Sveglia, Cavarretta e Giarratano, che hanno votato NO alla scissione, e che mi fanno ancora sperare che qualcuno che creda ad una rinascita trapanese ancora c’è».

Alla Regione Crocetta e Grillini assieme contro la Circoscrizione

Nel frattempo, però, rispetto al nostro progetto partecipativo, si apriva un nuovo fronte: alla Regione Siciliana il testo del Disegno di Legge 980/A era, invece, uscito dalla Commissione con l’abrogazione di tutti i Consigli di Circoscrizione, fatti salvi quelli delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.

La proposta era sostenuta da movimento “Cinque Stelle”.

Contattavamo, quindi, via mail, tutti i deputati regionali cui sottoponevamo un “emendamento” che avrebbe salvato, per tutte le città capoluogo di provincia come Trapani, lo strumento dei “Consigli di Circoscrizione”.

Il 19 giugno 2015, «i deputati rispondono al nostro appello», in maniera formalmente bipartisan. Ci fa ben sperare!

L’ARS bocca emendamento salva-Circoscrizione

Il 23 giugno 2015, tuttavia, in Aula, nel Parlamento Siciliano, non accadeva l’esito sperato: «24 voti a favore e 24 voti contro. Per un solo voto di scarto – la maggioranza era 25 – il Parlamento Siciliano boccia il “nostro” emendamento che avrebbe ripristinato i Consigli di Circoscrizione».

A sparare a zero contro lo strumento di partecipazione il grillino on. Salvatore Siragusa: «il consiglio circoscrizionale, quand’anche espletato gratuitamente dai componenti ha sempre un costo per l’ente comunale che è rappresentato dai locali, che è rappresentato dal personale che deve fornire il servizio di segreteria, che è rappresentato dalla corrente elettrica».

A lui rispondeva l’on. Formica: «La democrazia ha un costo. Poi ci sono gli abusi. Ma gli abusi, le ruberie, il non rispettare il proprio ruolo quello non è più compito dell’azione parlamentare. Quello è compito – e lo fanno molto bene e fanno bene a farlo – dei magistrati».

La proposta di mantenere questa «palestra di democrazia», come la chiama il professore siracusano on. Vincenzo Vinciullo (NCD), è, quindi, bocciata.

Per chi ne avesse interesse, la parte di verbale della Seduta del Parlamento Siciliano da cui abbiamo tratto le frasi sopra riportate è scaricabile integralmente dal PDF in calce al “post” «Circoscrizioni: Con un solo voto di scarto, la Regione le abolisce».

Un trapanese fra chi vota contro le Circoscrizioni a Trapani: Fazio!

Il 26 giugno 2015 denunciavamo, in merito, «Ecco i nomi dei Franchi Tiratori».

Pubblicando l’elenco dei votanti l’emendamento.

Si scopriva, così, che «Girolamo Fazio, Santi Formica e Giovanni Ioppolo (questi due della Lista Musumeci) votano contro l’emendamento da loro stessi sottoscritto e presentato; lo stesso Formica vota addirittura contro le proprie stesse parole, pronunciate pochi minuti prima in Aula, con le quali accusava il Governo Crocetta di attentato alla democrazia. Vincenzo Figuccia, primo firmatario dell’emendamento di Forza Italia, improvvisamente si dilegua dall’Aula e non vota».

Ci domandavano, quindi: «se il politico non è credibile, se il politico dice e promette una cosa e poi ne fa una opposta, come poter riconoscere ancora il “primato” della politica?».

Tuttavia, il nostro impegno per i “Consigli di Circoscrizione” non cessa. Avremo modo di ritornare sul tema appena le circostanze lo permetteranno.

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26 Agosto 2017 by Staff

La burocrazia che funziona: meno carte, più notizie

Bus ATM davanti il Comune di Trapani

Il benessere arriva anche dalle piccole cose. Ad esempio dalla riduzione della burocrazia amministrativa o fornendo ai cittadini ogni utile informazione.

L’amministrazione, spesso, purtroppo, dimentica di dover servire il cittadino non ostacolargli o complicargli la vita.

I componenti di “Città a Misura d’Uomo”, quindi, già da anni s’impegnano in questo settore mettendo in mora l’amministrazione rispetto ad adempimenti richiesti spesso poco chiari o, addirittura, inutili ovvero rispetto ad una insufficiente trasparenza dell’Ente.

Successo n. 1 – Il Servizio Idrico che informa

Nel corso del “Forum sull’Acqua” svoltosi nel 2013 e nel quale fu presentato un “Libro Bianco sull’acqua”, fra le altre cose, ad esempio, furono chieste la pubblicizzazione dei dati sulle analisi dell’acqua, e la pubblicizzazione in bolletta delle coordinate bancarie del Comune così da poterle pagare con un semplice bonifico.

Le analisi delle acque dell’acquedotto comunale

acquaDopo un incontro con l’assessore al ramo dell’epoca, l’ing. Solina, presenti l’avv. Giuseppe Marascia e il segretario del nostro movimento Natale Salvo, ottenemmo immediatamente l’accoglimento di queste richieste.

Dall’epoca, sul sito web istituzionale del Comune di Trapani, è pubblicato un “banner” con su scritto “Analisi acque”.  Cliccando sul banner si viene indirizzati ad una pagina dove sono rilevabili i risultati delle analisi chimiche e batterologiche mensili cui è sottoposta l’acqua che eroga il Comune.

I punti di prelievo dell’acqua sono quelli dei rubinetti del serbatoio di San Giovannello e della fontanella di via Vespri.

Più recentemente, questi dati sono pubblicati pure in bolletta.

Il pagamento delle bollette con bonifico

Anche la vicenda del pagamento tramite bonifico era importante se solo si pensa alle ingenti somme che versano i condomini e ai problemi di sicurezza nel trasporto di tale contante alle Poste dove, prima, gli amministratori provvedevano a pagamenti ed alle normative sui massimali di impiego del contante (all’epoca 1.000 euro).

In bolletta risulta indicato anche il codice IBAN del Comune di Trapani.

Successo n. 2 –  L’iscrizione ai centri territoriali d’incontro

conferenza nel centro socialeAltrimenti ed erroneamente conosciuti come “Centri Anziani”, i Centri d’Incontro richiedono un’iscrizione annuale cui va allegata apposita documentazione. In passato, in particolare, oltre a un certificato di buona salute, si richiedeva copia dell’ISEE.

Questa seconda richiesta, in particolare, era ritenuta invasiva dai cittadini e fu dagli stessi sottolineato al sindaco Vito Damiano nel corso di un “Forum sui Quartieri” richiesto dal nostro movimento e svoltosi nel giugno 2015 presso il Centro d’incontro di Borgo Annunziata.

Successivamente, con nostra nota indirizzata ai Servizi Sociali, sottolineammo l’incongruenza e l’eccesso di informazioni richieste in funzione tanto della Legge regionale istitutiva dei Centri d’Incontro quanto della normativa sulla Privacy.

I Servizi Sociali, accogliendo la nostra tesi, hanno soppresso la richiesta di copia dell’ISEE in caso d’iscrizione ai Centri d’incontro.

Archiviato in:Case Story Contrassegnato con: Burocrazia, Centri Sociali, Servizio Idrico

26 Agosto 2017 by Staff

La piazza dell’Abbeveratorio dell’Annunziata rinascerà

Piazza-Abbeveratoio

Era la tarda primavera del 2013 quando la nostra associazione chiedeva all’amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Vito Damiano, un intervento infrastrutturale che andasse nella direzione di creare spazi d’aggregazione sociale all’aperto  ovvero “oasi” pedonali in una città a vocazione solo automobilistica.

L’idea, in particolare, prevedeva il recupero dell’Abbeveratoio presente nello slargo a fianco i giardini della Villa Pepoli, vicino al Santuario di Borgo Annunziata, e la pedonalizzazione dell’area. Il fine dell’iniziativa era quello di creare un luogo di aggregazione sociale nonché una possibilità di sviluppo economico per le attività di somministrazione della zona (bar, gelateria, pizzeria).

La proposta era accompagnata da un vero e proprio progetto preliminare, redatto dall’architetto Roberto Rao dello studio KWG. Rao, successivamente, nel 2017, verrà designato nostro assessore al territorio -.

In estrema sintesi il progetto intendeva donare “un nuovo salotto per Trapani”: una pavimentazione in Nerello di Custonaci, con decorazioni floreale, della nuova Piazza; ovviamente il restauro conservativo dell’Abbeveratoio che sarebbe stato valorizzato con dei corpi illuminanti; nuove panchine realizzate su misura da artigiani locali, in ferro battuto e verniciate; un’integrazione dell’attuale impianto vegetale sia con altre alberature (lagerstroemia, ficus benJamin) e sia con arbusti (zantedeschia, spiraea vanhoutte, chlorophytum).

Un’ulteriore idea, proposta dallo studio KWG, era quella di attivare, nell’area pedonalizzata, la domenica, un mercato temporaneo dell’artigianato e dei prodotti locali. Tale attività, oltre a mantenere un legame con la tradizione, genererebbe introiti al Comune per l’affitto del suolo pubblico.

La piazza dell’Abbeveratoio appare ma poi scompare!

Due anni dopo, nella primavera 2015, l’Amministrazione comunale sembrava sposare il progetto. Il Comune, infatti, avviava l’istituzione del divieto di sosta e di circolazione nella carreggiata sud di via Conte Agostino Pepoli, nel tratto fra la via Ravidà e la via Titolo.

L’ordinanza della Polizia Municipale n. 267 del 25 maggio, parlava di volontà dell’Amministrazione di «riqualificare la Zona» e generare «risalto per i beni storici della Città».

Subito dopo, però, si attivava il consigliere Enzo Abbruscato (PD) che lamentava presunte limitazioni alla mobilità sofferte dagli automobilisti.

La piazza riaperta all’uomo, piuttosto che alle auto, resisteva solo quell’anno. Dall’anno successivo è ritornata a essere un parcheggio.

Ciò non toglie che quanto di buono visto nell’estate 2015 conferma che l’idea di “Città a Misura d’Uomo” è valida e percorribile.

E’ per questo che tale progetto non è per nulla accantonato. Si aspetta soltanto un’amministrazione coraggiosa e di più ampie vedute.

Archiviato in:Cold Case Contrassegnato con: Ambiente, Commercio, Turismo

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L’emergenza climatica, per il surriscaldamento del pianeta, è riconosciuto dagli scienziati. Chiediamo interventi del Comune di Trapani.

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Emergenza Climatica

Sig. Sindaco della Città di Trapani

L’emergenza climatica, a causa del surriscaldamento globale del pianeta, è un fattore riconosciuto dagli scienziati e dagli stessi vertici politici mondiali.

Nonostante ciò, nei fatti, i governi nazionali non hanno fatto e non stanno facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici in corso, mentre questi dovrebbero essere la priorità della agenda politica delle Istituzioni che governano questo Paese.

Lo stesso Accordo di Parigi (COP21, dicembre 2015), tuttavia, attribuisce pure agli Enti Locali, i Comuni, il compito di «intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni».

Ancora, a livello del Comune di Trapani, nonostante l'adesione al “Patto dei Sindaci” e l’elaborazione del Piano PAES, gli sforzi risultano poco evidenti all’esterno, come dovrebbe, e comunque insufficienti.

Quanto sopra premesso, lo scrivente cittadino del Comune di Trapani, chiede alla S.V. che:

[1] come già avvenuto in altri Paesi, regioni e comuni, l’Ente espliciti una pubblica “dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale riconoscendo le responsabilità storiche del cambiamento climatico”; ciò al fine di condividere con la popolazione questa consapevolezza;

[2] L’Ente proceda al tempestivo avvio di misure di contrasto al surriscaldamento globale quali, ad esempio: a) trasformazione dell’attuale ZTL in Area Pedonale; b) realizzazione di una ZTL Euro 3 (quindi vietata ai mezzi non almeno Euro 3, ovvero ai mezzi immatricolati prima del 1 Gennaio 2001) che inglobi l’intero Centro Storico e giunga sino a piazza Vittorio Emanuele; c) la non distribuzione di carne rossa nelle mense comunali; d) l’avvio di un programma di efficentamento energetico negli uffici pubblici e scuole comunali (doppi vetri, acqua calda fornita dal solare, installazione di tende nelle finestre); e) realizzazione di Casa dell’Acqua e nuove fontanelle di acqua potabile nei quartieri per ridurre il consumo di plastica.

Mi è gradito un Suo personale riscontro. Cordialmente,

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Dec 31, 2019

Firme raccolte: 1

Obiettivo per le sottoscrizioni: 100

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