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Centro Democratico Umanista

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8 Novembre 2016 by Staff

Costituzione: No a riforma voluta da un Parlamento illegittimo

8-novembre-2016-trapani-oggi-referendum
8 novembre 2016 – TrapaniOggi

«La questione del “referendum costituzionale” del prossimo 4 dicembre 2016, necessario per l’insufficiente maggioranza con cui è stata approvata la Legge di riforma della Costituzione, sta scaldando il dibattito politico in piazze, teatri, salotti tv (magari meno qui a Trapani che altrove).

A trenta giorni circa dal voto – per la validità del quale non serve un “quorum” minimo di votanti -, si susseguono attacchi fra le parti, insulti, violente cariche di polizia su manifestanti, insomma si è diviso un Paese, quando, invece, la Costituzione dovrebbe essere quel “Contratto” supremo che unisce un Popolo», sostengono quelli del Movimento civico cittadino “A Misura d’Uomo”.

«Prepotenza della maggioranza e divisione dell’elettorato sono, dunque, i doni di un Parlamento illegittimo.  Infatti la cosiddetta riforma costituzionale Renzi-Boschi è stata deliberata da un Parlamento eletto sulla base di una Legge, “il porcellum”, dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con la nota sentenza n. 1 del 2014», spiega il movimento civico trapanese.

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, «il Parlamento avrebbe dovuto essere sciolto, per ottenerne, con le elezioni, uno nuovo che fosse Costituzionalmente legittimo – prosegue la dichiarazione di “A Misura d’Uomo” – e in ogni caso non avrebbe dovuto legiferare in materia di riforme e ancor più in materia di riforme Costituzionali».

«Quindi una riforma non condivisa, che innalza il livello della tensione sociale, e che è priva della necessaria legittimazione Costituzionale da parte di chi la propone. Una riforma pessima».

«Per questo, ed altri motivi, il movimento civico trapanese “A Misura d’Uomo” voterà, ed invita a votare, “NO” al referendum del 4 dicembre».

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16 Maggio 2016 by Staff

La Biblioteca Fardelliana a pagamento, protesta “A Misura d’Uomo”

16 maggio 2016 - TP24
16 maggio 2016 – TP24

Sarà a pagamento l’utilizzo della Biblioteca Fardelliana. A denunciarlo è il segretario del movimento “A Misura D’Uomo”, Natale Salvo. “Siamo stati messi a conoscenza da parte della direttrice Margherita Giacalone che la “deputazione” della Fardelliana presieduta dal sindaco Vito Damiano avrebbe deciso di rendere a pagamento l’accesso alla biblioteca a riferimento dell’uso della sala Torre Arsa e della sala Fardella in occasione di eventi culturali, sociali e “politici” “.

«Già solo così increduli, siamo rimasti ancor più basiti nello scoprire, inoltre, che sono proibite le manifestazioni “politiche”. Quest’ultima, infatti, è una definizione così generica che potrebbe far sembrare che ogni iniziativa che tratti temi “politici” – ovverosia d’interesse della Polis – sia bandita. Resterebbero i dibattiti “culturali”», racconta Salvo.

«Ma parlare del pensiero di Platone, Macchiavelli, Bacone, Locke, Rousseau, Kant, Burke, Schopenhauer, Stuart Mill, Marx, Popper è “cultura” o è “politica”? O, forse, non è semplicemente possibile calare il grande pensiero di questi uomini nell’attualità? O, forse, dovremmo prima passare dal “visto si autorizza” il testo delle relazioni prima d’aver accesso alla Sala Torre Arsa?»
«Questa associazione – o “movimento politico” in senso lato – ha organizzato e promosso presso la Biblioteca Fardelliana oltre dodici momenti d’incontro e di arricchimento politico-culturale fra il 2014 e il febbraio 2016 – spiega il segretario di “A Misura d’Uomo – Tutto senza fine di lucro alcuno. Con spirito di servizio verso la nostra città e coll’intento di arricchire il dibattito “politico” fra i cittadini. A sentire il “suo” Regolamento, per far ciò, avremmo dovuto versare oltre 1.600 euro, sempreché le nostre attività non fossero state catalogate come “politiche” e quindi vietate!».
«Non abbiamo intenzione alcuna di sottostare al pagamento di un “contributo spese” per i motivi succitati: non siamo venditori di pentole, né di libri! Non abbiamo “sponsor” e non chiediamo contributi ad alcuno, men che mai al Comune», conclude Salvo con  Da qui la richiesta d’immediata modifica del Regolamento approvato dalla “deputazione” della Fardelliana.

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29 Marzo 2016 by Staff

Autorità Portuale: Favorevoli al sistema Trapani-Palermo

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TrapaniOggi, 29 marzo 2016

L’associazione “A Misura d’Uomo” va controcorrente e «con convinzione, esprime il proprio SI all’Autorità di Sistema Portuale che vedrà il porto di Trapani conglobato con quello del capoluogo siciliano, Palermo, e quelli di Termini Imerese e Porto Empedocle».

Lo dichiara Natale Salvo, segretario dell’associazione, che prosegue: «Non rappresenta, l’azione d’accorpamento prevista un voler sminuire il Porto di Trapani o un volerlo “asservire” al  porto di Palermo, come lamentato strumentalmente da qualcuno, piuttosto il voler riconoscere il valore del nostro porto (nell’Autorità di Sistema, al momento, non entrano i porti minori quali, ad esempio, Marsala) ed un volergli offrire delle chance di sviluppo nell’ambito delle rotte mediterranee e del “corridoio” n. 9 Baltico-Malta».

«La concorrenza, in definitiva, nei mercati globali – spiega ancora Natale Salvo -, non può essere, in maniera miope, vista fra i porti nazionali (Trapani contro Palermo), piuttosto vista dal Sistema portuale siciliano verso i porti di Malta o della Tunisia o della Spagna. In un Sistema del genere, quindi, risulta naturale unire le forze, rendere più mirati ed efficienti gli investimenti, mettere “in rete” le infrastrutture e le gestioni».

«Il parere favorevole di “A Misura d’Uomo” all’Autorità di Sistema Portuale, tuttavia, è condizionato – precisa Natale Salvo – all’ingresso nel Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema portuale di una figura unitaria che
rappresenti e tuteli gli interessi collettivi dell’intera Città. Come è già prevista la partecipazione del sindaco rappresentante della “Città Metropolitana” di Palermo, riteniamo utile ed indispensabile la presenza nel Comitato di gestione del sindaco di Trapani», spiega ancora il segretario di “A Misura d’Uomo”.

«Immaginiamo la figura di un Girolamo Fazio, uomo di riconosciuta forza e ostinatezza – chiarisce Salvo -, che, all’interno del Comitato, difenda con equilibrio – nella stesura del Piano Regolatore del porto, tanto gli
interessi economici degli operatori portuali trapanesi, quanto quegli ambientali e turistici di altra parte della Città; quanto, infine, gli interessi di quanti, trapanesi piuttosto che romani, siano interessati ad una gestione dei beni demaniali e siano in possesso di “business plan” che prevedano aumenti dei livelli occupazionali nel settore».

Il Porto di Trapani è, secondo i piani strategici dell’Autorità Europea che individuano le reti transeuropee di trasporto (TEN-T), «A Misura d’Uomo solleciterà i senatori del nostro territorio. Santangelo, D’Alì, Orrù, – conclude Salvo – le competenti Commissioni parlamentari, lo stesso ministro Delrio, affinché Trapani, assieme a tutti gli altri porti
sede di “Port Comprehensive” siano inseriti nei Comitati di gestione dei Sistemi portuali».

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7 Marzo 2016 by Staff

A Misura d’Uomo aderisce al Comitato dei No-Triv

Gazzetta - 7 marzo 2016 Trivelle
Gazzetta – 7 marzo 2016

«Si, all’abrogazione delle norme statali sulle trivellazioni petrolifere nelle coste italiane». E’ questa la posizione deliberata dal movimento “A Misura d’Uomo” in merito al referendum cui saranno chiamati a votare anche i cittadini trapanesi il prossimo 17 aprile.

«Il Direttivo – spiega il prof. Leonardo Todaro, presidente del movimento civico – aderisce al comitato “No Triv” tanto a sostegno della politica alternativa all’uso del combustibile fossile deliberata a Parigi a tutela del pianeta dal surriscaldamento, quanto a sostegno della nostra economia turistica che risulterebbe danneggiata qualora nel nostro mare ed nel nostro panorama fossero istallate delle piattaforme petrolifere».

Per l’avv. Giuseppe Marascia, vice segretario di “A Misura d’Uomo”, non occorre dimenticare che «le aziende che svolgono le trivellazioni sono spesso pure straniere e versano alle Regioni delle bassissime provvigioni (royalty), quindi ci troviamo con un danno ambientale ed economico in casa nostra in cambio del nulla».

Infine, per Natale Salvo, fondatore del Movimento, è necessaria una convinta partecipazione al voto il prossimo 17 aprile anche «per difendere l’unico istituto di Democrazia Diretta presente nella nostra Costituzione, ovvero il Referendum, attaccato dal Governo Renzi-Alfano con una modifica costituzionale che ne ridimensionerà notevolmente lo svolgimento».

Nei prossimi giorni “A Misura d’Uomo” attiverà delle concrete iniziative a sostegno della partecipazione al referendum.

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30 Novembre 2015 by Staff

Natale Salvo: Più vigilanza contro la guida in stato di ebbrezza

TVio - 30 novembre 2015
TVio – 30 novembre 2015

L’associazione “A Misura d’Uomo” chiederà alle Amministrazioni comunali di Trapani e di Erice di intervenire con una forte campagna di prevenzione sui rischi per la sicurezza stradale derivanti dalla guida di veicoli in stato di alterazione da eccessivo consumo di alcolici o droghe.

«Lo strumento esiste – sostiene Natale Salvo, segretario del movimento civico “A Misura d’Uomo” –, è l’articolo 208 del Codice della Strada che prevede che una quota delle sanzioni applicate dai vigili urbani siano anche destinate a finanziare progetti di potenziamento di servizi notturni di controllo e prevenzione contro la guida in stato di ebrezza o alterazione da droghe. Serve che la Giunta Damiano e la Giunta Tranchida deliberino tali investimenti piuttosto che impieghino le risorse verso l’inutile continuo acquisto di segnaletica stradale verticale».

«L’alcol è una piaga terribile in materia di incidenti stradali. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che almeno un sinistro su tre è dovuto all’ebbrezza, e chiaramente si tratta perlopiù di impatti con feriti e morti». Dichiara Salvo, riprendendo notizie riportate anche da magazine d’informazione nazionali.

Spiega ancora Salvo, «un’analisi recente condotta sulla percezione del problema della sicurezza stradale, mostra che per i giovani di 18-29 anni, la guida sotto l’influsso di alcol e droghe, rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall’eccesso di velocità (57%)».

L’associazione civica “A Misura d’Uomo”, però, all’atteso inasprimento delle sanzioni penali per la guida in stato di alterazione, chiede sia affiancata una importante campagna di prevenzione da parte della Polizia Municipale, tanto di Trapani che di Erice.

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1 Ottobre 2015 by Staff

Emergenza posti al cimitero: un forno crematorio è la risposta!

Gazzetta - 1 ottobre 2015 - Cimitero
Gazzetta – 1 ottobre 2015

«Il recente problema “Emergenza al Cimitero”, dovuto all’indisponibilità di posti per la tumulazione dei feretri, riapre l’annoso dibattito sulla cremazione delle salme». Lo sostiene Natale Salvo, segretario generale del movimento civico “A Misura d’Uomo”, da qualche mese particolarmente attivo a Trapani.

Per il movimento, che ha dibattuto al proprio interno la questione, l’Amministrazione del sindaco Vito Damiano deve «attivarsi, anche in associazione con i Comuni viciniori, anche fruendo degli interventi finanziari della Regione previsti dalla legge 18 del 2010, o con “progetti di finanza” (come si sta attivando il Comune di Misterbianco, ad esempio), per realizzare un forno per la cremazione all’interno o all’esterno del Cimitero di Trapani».

«La cremazione (incenerimento rapido ad alta temperatura) è una pratica funeraria prevista dalla legge italiana naturalmente su base volontaria del defunto o dei familiari. Tuttavia, in Sicilia sono attivi solo due forni crematori, uno a Palermo (non sempre funzionante), l’altro a Messina. L’assenza di forni nelle restanti province induce, chi ha deciso per questa modalità, a lunghi, costosi e poco gradevoli “tour” in giro per la Sicilia», spiega il prof. Gabriele Tripi, uno dei soci di “A Misura d’Uomo”.

Nel nostro Paese – aggiunge Natale Salvo – «La pratica della cremazione è, in Italia, in costante crescita. Nel 2012 a fronte di 590.000 decessi sono state eseguite circa 91.500 cremazioni, con una incidenza percentuale che supera il 15%» ma con evidente disomogeneità territoriale. Il 27,4% dei procedimenti è stato svolto in Lombardia, mentre la Sicilia è all’ultimo posto con appena lo 0,5 di cremazioni.

A spiegazione di questa disomogeneità – è convinto Gabriele Tripi – esistono «motivi di ordine sicuramente culturale» ma anche l’assenza di «campagne informative atte a diffondere la conoscenza delle diverse pratiche funerarie e per favorire la scelta della cremazione», campagne informative che, per Tripi, il Comune non può più sottrarsi dallo svolgere.

Oltre che inserire l’opera nel Piano Triennale delle opere pubbliche, un primo passo verso la realizzazione del forno per la cremazione dei feretri, può essere quello della redazione di un apposito “Regolamento comunale”, per come, già dal 2011, si è dotato il Comune di Ragusa. Anche in tal senso Natale Salvo, a nome del movimento “A Misura d’Uomo”, ha già sollecitato l’Amministrazione Damiano e, in particolare, l’assessore Giuseppe Licata.

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L’emergenza climatica, per il surriscaldamento del pianeta, è riconosciuto dagli scienziati. Chiediamo interventi del Comune di Trapani.

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Emergenza Climatica

Sig. Sindaco della Città di Trapani

L’emergenza climatica, a causa del surriscaldamento globale del pianeta, è un fattore riconosciuto dagli scienziati e dagli stessi vertici politici mondiali.

Nonostante ciò, nei fatti, i governi nazionali non hanno fatto e non stanno facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici in corso, mentre questi dovrebbero essere la priorità della agenda politica delle Istituzioni che governano questo Paese.

Lo stesso Accordo di Parigi (COP21, dicembre 2015), tuttavia, attribuisce pure agli Enti Locali, i Comuni, il compito di «intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni».

Ancora, a livello del Comune di Trapani, nonostante l'adesione al “Patto dei Sindaci” e l’elaborazione del Piano PAES, gli sforzi risultano poco evidenti all’esterno, come dovrebbe, e comunque insufficienti.

Quanto sopra premesso, lo scrivente cittadino del Comune di Trapani, chiede alla S.V. che:

[1] come già avvenuto in altri Paesi, regioni e comuni, l’Ente espliciti una pubblica “dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale riconoscendo le responsabilità storiche del cambiamento climatico”; ciò al fine di condividere con la popolazione questa consapevolezza;

[2] L’Ente proceda al tempestivo avvio di misure di contrasto al surriscaldamento globale quali, ad esempio: a) trasformazione dell’attuale ZTL in Area Pedonale; b) realizzazione di una ZTL Euro 3 (quindi vietata ai mezzi non almeno Euro 3, ovvero ai mezzi immatricolati prima del 1 Gennaio 2001) che inglobi l’intero Centro Storico e giunga sino a piazza Vittorio Emanuele; c) la non distribuzione di carne rossa nelle mense comunali; d) l’avvio di un programma di efficentamento energetico negli uffici pubblici e scuole comunali (doppi vetri, acqua calda fornita dal solare, installazione di tende nelle finestre); e) realizzazione di Casa dell’Acqua e nuove fontanelle di acqua potabile nei quartieri per ridurre il consumo di plastica.

Mi è gradito un Suo personale riscontro. Cordialmente,

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Dec 31, 2019

Firme raccolte: 1

Obiettivo per le sottoscrizioni: 100

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